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14 Maria Luigia Raggi

Figlia del marchese Giovan Antonio e di Maria Brignole Sale, sorella di Gian Francesco Maria (1695-1760), doge di Genova dal 1746 al 1748, Battina Maria Ignazia nacque a Genova dove fu battezzata il 15 febbraio 1742.
A nove anni entra nell’educandato nel monastero dell’Incarnazione di Genova, e il 2 settembre 1760 Battina Ignazia veste gli abiti di novizia dell’ordine delle Annunziate Celesti, meglio note come monache Turchine. Da quel monastero, a pochi passi dal palazzo di famiglia, suor Maria Luisa Domenica Vittoria non uscirà più (se non una sola volta). Costretta a una monacazione forzata, si dedicò tutta la vita alla pittura appresa grazie all’istruzione della precettrice privata che i genitori le avevano messo a disposizione all’interno del monastero.
All’inizio degli anni ’80 Maria Luigia fugge dal convento e viene accolta a Roma dallo zio romano, Ferdinando. Gli stati delle anime della parrocchia di Santa Maria in Via annotano nel 1781 una «Battina ge…..ese», figlia di Giovan Antonio a cui Ferdinando, morto celibe e senza figli, decise di lasciare la primogenitura e i beni a essa pertinenti.
Alla fine del ‘700 Ferdinando Raggi è proprietario di un grande palazzo lungo il Corso. Qui conduce una vita da gentiluomo, intellettuale, artista aristocratico. Protettore di Gavin Hamilton, esercita con discreto successo la professione di architetto, tanto da meritarsi la nomina di accademico d’onore nel marzo del 1775 e, nel 1781, il titolo di Principe dell’Accademia di San Luca.
Nell’area di Palazzo Raggi insisteva un sistema viario e urbanistico popolato da botteghe di artigiani e di artisti. Nello scomparso vicolo Cacciabove Maria Luigia aveva allestito un piccolo studio, in prossimità di quello dei Castellani, nota famiglia di orefici, collezionisti, eruditi.
Battina genovese godette di una certa omertà da parte dell’ambiente romano, riuscendo a condurre un’esistenza normale per un breve periodo e partecipando alla ricca vita culturale che la circondava.
Il soggiorno romano fu breve. Nel 1783 Ferdinando Raggi invia dei denari alla sua cugina monaca di Genova: forse un aiuto economico per poter comprare il materiale per continuare a dipingere o uno stimolo a non abbandonare la sua passione.
Maria Luigia continuò a dipingere fino alla morte, avvenuta a Genova il 25 marzo 1823. Sepolta nel cimitero del monastero dell’Incarnazione, la sua tomba è andata distrutta nel corso dei bombardamenti di Genova nella Seconda Guerra Mondiale.
Il corpus delle opere della pittrice è notevole. Le vengono attribuiti circa 100 dipinti, tutti di soggetto arcadico con un interesse spiccato per il capriccio e la veduta.
Le opere di Maria Raggi sono conservate ai Musei Capitolini, Roma; all’Accademia di San Luca, Roma; al Parco Archeologico del Colosseo, Roma; al Museo Civico di Prato; al Museo Nelson-Atkins di Kansas City (USA); e in numerose collezioni private europee e americane.

Consuelo Lollobrigida